"A
te, SIGNORE, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la
maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo!
A te, SIGNORE, il regno; a te, che t'innalzi come sovrano al di sopra
di tutte le cose!" (1 Cor. 29:11).
L’espressione
"sovranità di Dio" una volta era generalmente compresa.
Era una frase che veniva usata comunemente nella letteratura
religiosa. Era un tema che veniva esposto frequentemente dai pulpiti.
Era una verità che portava conforto a molti cuori, che dava virilità
e stabilità al carattere cristiano. Oggi, però, in molti ambienti,
fare menzione della sovranità di Dio, significa parlare una lingua
sconosciuta. Se dovessimo annunciare da un pulpito di una chiesa
comune che l’argomento del discorso sarà la sovranità di Dio,
sarebbe come se avessimo preso in prestito una frase da una lingua
morta. Che tristezza che debba essere così!
Che
tristezza vedere proprio quella dottrina che è la chiave della
storia, l’interprete della Provvidenza, il tessuto stesso della
Scrittura, il fondamento della teologia cristiana, così trascurata e
così poco compresa!
La
sovranità di Dio: che cosa intendiamo con quest’espressione?
Intendiamo la supremazia di Dio, la regalità di Dio, la deità di
Dio. Dire che Dio è sovrano significa dichiarare che Dio è Dio.
Dire che Dio è sovrano significa dichiarare che Egli è l’Altissimo,
che "egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli
abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua
mano o dirgli: «Che fai?»" (Da. 4:35).
Dire
che Dio è sovrano significa dichiarare che Egli è l’Onnipotente,
il detentore unico d’ogni potere in cielo e sulla terra, che
nessuno potrebbe mai combatterlo e vincerlo, frustrare i Suoi
propositi, o resistere alla Sua volontà ("Il nostro Dio è nei
cieli; egli fa tutto ciò che gli piace" Sl. 115:3).
Dire
che Dio è sovrano significa dichiarare che Egli "domina sulle
nazioni" (Sl. 22:28), che è Lui a far
sorgere
e a abbattere imperi, Lui a determinare il corso di intere dinastie,
come Gli pare meglio. Dire che Dio è sovrano significa dichiarare
che Egli è il "beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore
dei signori" (1 Ti. 6:15). Questo è il Dio della Bibbia.
Quant’è diverso il Dio della Bibbia dal Dio della cristianità
moderna! Il concetto di Deità che prevale oggi ampiamente anche fra
coloro che affermano di dare retta alle Sacre Scritture, non è che
una miserabile caricatura, un travestimento blasfemo della Verità.
Il Dio del XX secolo è un essere impotente ed effeminato che non
suscita rispetto alcuno da un uomo che solo pensi. Il Dio che va per
la maggiore oggi nei pulpiti è oggetto di commiserazione, più che
di timore e rispetto.
Dire
che Dio il Padre si sia proposto la salvezza di tutta l’umanità,
che Dio il Figlio sia morto con l’espressa intenzione di salvare
l’intero genere umano, e che Dio lo Spirito Santo stia oggi
cercando di conquistare il mondo a Cristo, proprio quando è evidente
persino all’osservatore casuale, che la grande maggioranza dei
nostri simili muoia di fatto nei loro peccati e che stia passando in
un’eternità priva di speranza, significa dire che Dio il Padre sia
deluso, che Dio il Figlio sia insoddisfatto, e che Dio lo Spirito
Santo sia stato sconfitto.
Abbiamo
qui espresso arditamente il concetto, ma non vi potrebbe essere altra
conclusione.
Sostenere
che Dio stia "facendo del Suo meglio" per salvare tutta
l’umanità, ma che la vasta maggioranza degli uomini non Gli
permette di salvarli, significa insistere che la volontà del
Creatore sia impotente, e che la volontà della creatura sia
onnipotente. Rendere di questo responsabile il Diavolo, come fanno
molti, non risolve affatto il problema, perché se Satana potesse
frustrare i propositi di Dio, allora Satana sarebbe onnipotente e Dio
non più l’Essere superiore.
Nessun commento:
Posta un commento