Chi
è che oggi sta regolando gli affari sulla terra: Dio o il Diavolo?
Che Dio regni supremo in cielo, generalmente lo si è pronti oggi a
concedere; che Egli regni supremo sui fatti del mondo è quasi
universalmente negato – se non direttamente, almeno indirettamente.
Sempre di più sono, infatti, coloro che filosofeggiano e teorizzano
relegando Dio nel retroscena.
Prendete
ad esempio il mondo materiale. Non solo si nega che Dio abbia creato
tutto ciò che esiste, con un intervento diretto e personale, ma sono
pochi a credere che Egli abbia un immediato interesse a regolare
l’opera delle Sue proprie mani. Si suppone, infatti, che tutto sia
ordinato secondo "leggi di natura" (impersonali ed
astratte). In questo modo il Creatore viene bandito dalla Sua propria
creazione. Non dobbiamo quindi sorprenderci che gli uomini, nelle
loro concezioni degradanti, Lo escludano dal campo degli affari
umani. Per tutta la cristianità, con poche trascurabili eccezioni,
si sostiene la teoria che l’uomo sia un "libero agente" e
che quindi egli sia signore sulle proprie fortune e il solo che possa
determinare il proprio destino. Che Satana, poi, debba essere
ritenuto responsabile di gran parte del male che c’è nel mondo, è
qualcosa che sono pronti ad ammettere proprio coloro che più hanno
da dire sulla "responsabilità dell’uomo". Proprio loro,
infatti, sono quelli che negano la propria responsabilità,
attribuendo al Diavolo ciò che, di fatto, procede dal loro cuore
malvagio (Marco 7:21-23).
Chi
è che, allora, sta oggi regolando gli affari sulla terra: Dio o il
Diavolo? Provate a considerare in modo serio e panoramico la
situazione del mondo. Che scena di caos e di confusione si presenta
oggi ai nostri occhi! Il peccato è dilagante, abbonda l’illegalità,
uomini malvagi ed impostori "stanno andando di male in peggio"
(2 Timoteo 3:13). Oggi tutto sembra andare a rotoli. I troni stanno
scricchiolando e barcollando, antiche dinastie vengono rovesciate,
democrazie sono in rivolta, la civiltà si sta dimostrando un
fallimento, gran parte della cristianità sembra legata da un solo
abbraccio di morte. Ora che conflitti titanici sembrano terminati,
invece di avere ottenuto un mondo dove la democrazia possa essere
finalmente assicurata, abbiamo scorto come questo proprio non sia
proprio il caso. Agitazione, malcontento, ed illegalità si
manifestano dovunque tanto che nessuno può dire quando una nuova
guerra possa sorgere in una parte o in un’altra del mondo. I cuori
degli uomini stanno venendo meno "per la paurosa attesa di
quello che starà per accadere al mondo" (Luca 21:26). Forse che
queste cose sono la testimonianza come Dio abbia totale controllo sul
mondo?
Limitiamo
però la nostra attenzione al panorama religioso. Dopo 19 secoli di
predicazione cristiana, Cristo è ancora "disprezzato ed
abbandonato dagli uomini". Peggio ancora, Egli (il Cristo della
Scrittura) è proclamato e magnificato solo da pochi. Nonostante
frenetici sforzi per attirare le folle, la maggior parte delle chiese
si svuota, non si riempiono. Che dire delle grandi masse di chi "non
va in chiesa"? Alla luce delle Scritture noi siamo costretti a
credere che "i molti" stiano camminando sulla via spaziosa
che conduce alla perdizione, e che solo "pochi" stiano
camminando sulla via angusta che conduce alla vita. Molti sono quelli
che proclamano il fallimento del cristianesimo e la disperazione
compare su molti volti. Non sono pochi quelli del popolo di Dio che
sono sconcertati, e la loro fede è provata duramente.
Che
dire allora di Dio?
Forse
che Lui vede ed ode tutto questo?
Forse
che Egli è impotente ed indifferente?
Un
certo numero fra quelli che sono considerati leader nel pensiero
cristiano ci hanno detto che Dio non poteva far nulla per impedire lo
scoppio dell’ultima terribile guerra mondiale, che Egli non era in
grado di portarla rapidamente a termine. Si diceva – ed apertamente
– che tali condizioni fossero al di là del controllo di Dio.
Forse
che queste cose rivelano che Dio sia in controllo del mondo, oppure
il contrario?
Chi
sta regolando oggi gli affari del mondo – Dio oppure Satana?
Che
impressione ricevono quelli che capita d’essere presenti ad un
culto evangelico?
Che
idea si fanno che odono quei predicatori che persino affermano di
essere "ortodossi"?
Non
è forse vero che i cristiani credono in un Dio deluso?
Da
ciò che si ode dai tipici evangelisti oggi, chiunque sia uditore
attento e serio è costretto a concluderne che questi faccia
professione di credere in un Dio pieno di buone intenzioni, ma del
tutto incapace di realizzarle; uno che pure è sinceramente
desideroso di benedire gli uomini, ma che essi non glielo permettono?
Allora,
l’uditore medio non dovrebbe dedurne che è Satana ad averne avuta
la meglio e che Dio
debba
piuttosto essere oggetto di compassione più che di rimprovero?
Tutto
questo non sembra forse mostrare che sia il Diavolo ad avere maggiore
attinenza diretta di Dio sugli affari del mondo?
Beh,
tutto dipende dal fatto se noi camminiamo per fede e non per visione.
Forse
che i tuoi pensieri al riguardo di questo mondo e del Suo rapporto
con esso, caro lettore, sono più fondati su ciò che vedi?
Considera
la questione seriamente ed onestamente. Se tu poi sei un cristiano,
dovresti molto probabilmente piegare il capo con vergogna e rossore,
riconoscendo che è così. Ahimè, in realtà noi camminiamo molto
poco "per fede".
Che
cosa, però, significa "camminare per fede"?
Significa
che i nostri pensieri devono essere formati, e le nostre azioni
regolate, dalle Sacre Scritture, perché "la fede viene da ciò
che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo"
(Ro. 10:17). E’ dalla Parola di Verità, e da quella sola, che noi
possiamo apprendere quale sia il rapporto di Dio con il mondo.
Chi
è che regola gli affari oggi su questa terra – Dio o il Diavolo?
Che
cosa dicono al riguardo le Scritture?
Prima
di considerare la risposta diretta a questa domanda, notiamo come le
Scritture predissero proprio quello che ora noi vediamo ed udiamo. La
profezia di Giuda è in corso di adempimento. Ci condurrebbe troppo
lontano, ora, approfondire questa affermazione, ma abbiamo
particolarmente in mente una frase al vers. 8: "Ciò nonostante,
anche questi visionari contaminano la carne nello stesso modo,
disprezzano l'autorità e parlano male delle dignità". Si, essi
"parlano male" della suprema Dignità, "beato e unico
sovrano, il Re dei re e Signore dei signori". La nostra
generazione, infatti, è particolarmente caratterizzata
dall’irriverenza e, di conseguenza da uno spirito di avversione
alla legge che, a sua volta, senza alcuno scrupolo, desidera solo
liberarsi da tutto ciò che potrebbe interferire con il libero corso
di una volontà umana sovrana: questa è una marea che sommerge
l’intero nostro pianeta.
I
membri della nostra generazione sono flagranti trasgressori, e nella
decadenza e scomparsa dell’autorità dei genitori noi abbiamo solo
i primi certi segnali che condurranno alla ribellione verso ogni
autorità. Quindi, nel contesto della crescente mancanza di rispetto
verso la legge umana ed il rifiuto di "rendere onore a chi onore
è dovuto", non dobbiamo sorprenderci nel trovare come il
riconoscimento della maestà, autorità e sovranità dell’onnipotente
Legislatore scompaia sempre di più nel retroscena, e che le masse
abbiano sempre meno pazienza con coloro che legittimamente esigano
legge ed ordine. Le condizioni in cui ci troviamo non miglioreranno,
al contrario, la più sicura Parola di profezia ci rende noto che
esse andranno sempre peggio. Tutto ciò che noi possiamo sperare di
fare è ammonire i nostri fratelli nella fede e metterli in guardia
contro lo spirito di quest’epoca e cercare così di
controbilanciare quest’influenza deleteria su di loro.
Chi
è che sta regolando oggi gli affari del mondo – Dio o il Diavolo?
Che
cosa dicono le Scritture?
Se
noi crediamo a ciò che esse dichiarano in modo chiaro e
inequivocabile, non vi sarà spazio alcuno per l’incertezza. Esse
affermano in più luoghi che Dio sta sul trono dell’universo, che
lo scettro sta saldamente nelle Sue mani, che Egli dirige ogni cosa
"secondo il consiglio della Sua volontà". Esse affermano
non solo che Dio creò ogni cosa, ma pure che Dio governa e regna su
tutte le opere delle Sue mani. Esse affermano che Dio è
"l’Onnipotente", che la Sua volontà è irreversibile,
che Egli è sovrano assoluto su ogni angolo dei Suoi vasti domini.
Questo deve essere così nel modo più certo. Infatti sono possibili
due sole alternative: o Dio domina, oppure è dominato; o Egli è
Colui che influenza o è Egli stesso influenzato; o Egli porta a
sicuro effetto la Sua volontà, oppure essa può essere frustrata
dalle Sue creature. Accettare il fatto che Egli sia "l’Altissimo",
"beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori",
rivestito di perfetta sapienza e potere illimitato, comporta un’unica
conseguenza indiscutibile: che Egli sia Dio di fatto non solo di
nome.
E’
nella prospettiva di ciò che abbiamo or ora detto brevemente che noi
possiamo dire che le nostre attuali condizioni esigano un nuovo esame
ed una nuova presentazione dell’onnipotenza di Dio, della
sufficienza di Dio, della sovranità di Dio. Da ogni pulpito del
nostro Paese deve tuonare la dichiarazione che Dio ancora vive, che
Dio ancora osserva, che Dio ancora regna. La fede si trova oggi sulla
graticola, deve essere messa alla prova del fuoco, e non vi potrà
essere alcun riposo per la mente ed il cuore se non nel trono di Dio.
Ciò di cui oggi – più che mai – abbiamo bisogno, è una
presentazione piena, positiva e costruttiva della Deità di Dio.
Malattie severe esigono rimedi drastici.
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