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venerdì 30 agosto 2013

LA REALTA' NON ESISTE - III CAPITOLO

Come l’onnipresenza e la creazione, così anche la provvidenza supporta l’onniscienza.

Creazione e provvidenza sono combinate in Neemia 9:6, dove la penultima espressione è: "Tu le preservi tutte." Il Salmo 36:6 dice: "O Signore, tu preservi uomo e bestia." Parlando in particolare delle cose che strisciano e delle bestie piccole e grandi, il Salmo 104:27 continua: "Questi ti attendono, che tu dia loro il loro cibo nella dovuta stagione." Altri versi sulla provvidenza saranno piu’ avanti usati in modo piu’ strettamente connesso alla predestinazione, ma qui soltanto uno sarà aggiunto, Matteo 6:32, dove Gesu’ dice: "Il vostro Padre celeste conosce che avete bisogno di tutte queste cose."

Questo ultimo versi che connette la provvidenza alla conoscenza è molto appropriato nel nostro discorso.

Come potrebbe Dio esercitare la Sua provvidenza su tutta la Sua creazione se non la conoscesse tutta?

Siccome la provvidenza di Dio concerne i particolari della vita, Dio deve conoscere questi particolari. La parola provvidenza si riferisce al governo e controllo da parte di Dio delle condizioni nelle quali uomo e bestia e cose striscianti vivono, ma etimologicamente la parola provvidenza proviene da un termine che trasmette l’idea di vedere o conoscere.

Se il governo del mondo da parte di Dio include anche la distribuzione di retribuzioni eterne e di punizioni eterne, anche se qui non citiamo alcun verso a questo riguardo, e se il merito ed il peccato dipendono in parte dai pensieri e dalle intenzioni del cuore, cioè dalle motivazioni segrete dell’uomo, allora questo governo dipende dalla conoscenza di Dio riguardante i piu’ intimi pensieri degli uomini. L’Apostolo ci dice che "il Signore … porterà luce alle cose nascoste delle tenebre e renderà manifesti i consigli dei cuori" (I Corinzi 4:5). Tutte queste considerazioni rafforzano la dottrina dell’onniscienza.

Un esempio di ciò è la confessione di Pietro: "Signore, tu conosci ogni cosa, tu conosci che io ti amo" (Giovanni 21:17). Questo verso è particolarmente appropriato. Cristo conosce il cuore di Pietro perchè Egli conosce ogni cosa. La condizione dell’amore di Pietro non era giusto un’informazione che Gesu’ aveva in modo accidentale. Gesu’ è il Signore, Jehovah, Dio, ed egli conosceva l’amore di Pietro perchè Egli è onnisciente. Con questo verso possiamo comparare Giovanni 2:24-25: "Egli conosceva tutti gli uomini, e non aveva bisogno che qualcuno gli testimoniasse dell’uomo, perchè egli sapeva cosa era nell’uomo." Queste ultime due citazioni sono spesso usate per provare la deità di Cristo, ma si noti che esse la provano sulla base del fatto che Dio è onnisciente.

2. BREVE SOMMARIO

Le varie considerazioni finora esposte possono essere riassunte e rafforzate da altri versi di applicazione generale. Le Scritture insegnano che Dio è un Dio di conoscenza. Le parole di I Samuele 2:3 sono: "Il Signore è un Dio di conoscenza, e da lui sono pesate le azioni." Il Salmo 147:5 dice: "Grande è il Signore, e di grande potenza, il suo intendimento è infinito."

E’ difficile dire se le persone che hanno difficoltà con la predestinazione hanno piu’ problemi con la preconoscenza di Dio concernente i pensieri e gli intenti del cuore dell’uomo, o con la sua conoscenza di dettagli non riguardanti gli uomini.

Per noi i secondi non sono così importanti come i primi, ma tuttavia almeno un paragrafo dovrebbe essere inserito da qualche parte per mostrare la preconoscenza di Dio per quanto riguarda i particolari inanimati.

Uno di questi particolari è la conoscenza di Dio dell’esercito stellare del cielo. Questa conoscenza è menzionata varie volte nella Bibbia.

Per esempio, Dio portò Abraamo all’aperto e disse: "Guarda ora verso il cielo, e conta le stelle, se sei in grado di numerarle" (Genesi 15:5). Ciò che Abraamo non poteva fare (perchè Geremia 33:22 dice: "L’esercito del cielo non può essere numerato" dall’uomo a nessun costo) Dio può farlo, perchè "Egli conta il numero delle stelle, egli le chiama tutte coi loro nomi" (Salmo 147:4). A questo verso si aggiunga: "Egli le chiama tutte per nome per la grandezza della sua potenza, perchè egli è forte in potenza" (Isaia 40:26).

E’ interessante notare in questa ultima frase che la conoscenza di Dio sembra dipendente dalla sua potenza. Nella prossima sottosezione sulla natura della conoscenza di Dio discuteremo questo. Al momento è sufficiente concludere questo breve sommario col dire che la Bibbia in modo chiarissimo insegna che Dio conosce tutte le cose.

1 commento:

  1. Come fate a dire che Gesù era DIO??? Leggetevi bene la Bibbia, ed informatevi sulla religione babilonica (specie di Nimrod) vedrete che questa credenza non solo NON HA base biblica, ma ha adirittura origine DEMONICA!!!!!!!!!!!

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